martedì 6 settembre 2011

Nathan Never

Nathan Never è stato il primo fumetto della Bonelli di genere fantascientifico.
Lo scenario principale in cui si svolgono le vicende è la grande Città della costa Est, megalopoli immensa, di duecento milioni di abitanti, senza un proprio nome, edificata su otto livelli con edifici enormi e autostrade. La città, situata sulla costa orientale americana, sembrerebbe erigersi sui resti della scomparsa  New York la quale, però, in realtà, è stata sommersa dalle acque e si trova in fondo all'oceano, a 600m circa di profondità.
Le atmosfere fosche e lugubri si addensano scendendo di livello; i livelli non sono solo settori della città ma anche livelli sociali: dal primo, rifugio per i reietti della società all'ottavo, dimora di chi detiene il potere.

Il mondo è cambiato, deturpato, sconvolto. La causa? L'uomo con le sue irresponsabili azioni: per liberare energia viene inviato un missile al centro della terra ma l'operazione sfugge di mano ai progettisti provocando un disastro planetario: mutazione della disposizione dei continenti, tanto per cominciare, fino a rendere alcune aree inaccessibili come il cosiddetto "territorio". Le nazioni sono scomparse, sostituite da nomi e divisioni politiche diverse; la popolazione si è addensata in vaste e trasbordanti città, con alcune più piccole città "satelliti".
La luna è una colonia penale, oltre ad avere anche centri di ricerca e stazioni minerarie.
Marte, il pianeta rosso, ora inizia ad essere ricoperto di verde (terraformazione) e ospita milioni di abitanti di origine terrestre.
Cinque sono le stazioni orbitanti popolate: Calliope, Melpomene, Talia, Tersicore, Urania (abbandonata da molti anni e fatta schiantare sulla terra nella guerra stazioni orbintanti-Terra). Per il rifornimento alimentare la Terra dipende da queste, le quali ambiscono all'indipendenza.

Il personaggio di Nathan Never, ispirato a Rick Deckard di Blade Runner, è una figura inizialmente cinica e pessimista, un uomo sui 40anni, bello, fisico a tartaruga, intrigante come pochi, anima in lotta con se stessa e con il mondo; con se stesso per le vicende che hanno portato alla morte e al rapimento della figlia Ann, shock che gli ha procurato i suoi caratteristici capelli bianchi, con il mondo per la morte, la corruzione, l'ipocrisia, la lotta per il potere.

Nathan Never è un eroe d'altri tempi in un mondo ormai senza valori nè ideali.
Forse è questo che lo rende il mio fumetto preferito: il trattare temi attuali, anche delicati, temi etici e politici, ambientati in un mondo sì lontano ma che, in realtà, sono lo specchio dei nostri stessi problemi, delle nostre paure, delle nostre dinamiche di vita, anche mondiali.

Sunwand - fonte wikipedia

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