lunedì 28 ottobre 2013

Amicizia pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due


L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza, emozioni, complicità e perché è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si può camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri.

Susanna Tamaro - Cara Mathilda. Lettere a un'amica

sabato 26 ottobre 2013

Ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo


Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno. E cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese?

Gabriel García Marquez - L’amore ai tempi del colera

mercoledì 23 ottobre 2013

Le emozioni hanno bisogno di spazio


Le emozioni hanno bisogno di spazio. Se pretendi di tenerle ferme in un angolo, sappi, le emozioni impazziscono. E te lo dicono un giorno, all'improvviso. Ti esplodono dentro e tu nemmeno sai come. Senti soltanto un gran peso e quello strano odore di emozioni bruciate.

Serena Santorelli

domenica 20 ottobre 2013

Quando mi comandi


Quando mi comandi di cantare, il mio cuore
sembra scoppiare d'orgoglio
e fisso il tuo volto
e le lacrime mi riempiono gli occhi.

Tutto ciò che nella mia vita
vi è di aspro e discorde
si fonde in dolce armonia,
e la mia adorazione stende l'ali
come un uccello felice
nel suo volo a traverso il mare.

So che ti diletti del mio canto,
che soltanto come cantore
posso presentarmi al tuo cospetto.

Con l'ala distesa del mio canto
sfioro i tuoi piedi, che mai
avrei pensato di poter sfiorare.

Ebbro della felicità del mio canto
dimentico me stesso
e chiamo amico te
che sei il mio signore.

Rabindranath Tagore

giovedì 3 ottobre 2013

Mi sono fermata. Ma, forse, è esattamente il contrario.



Mi sono fermata.
Ma, forse, è esattamente il contrario.
Sono proiettata all'andare avanti
e invece sono bloccata qui,
tesa in proiezione
frenata dal dubbio.
Tre, due, uno, pronti al lancio?
Ma verso dove? E qui sta il problema.

Scegliere, quanto è difficile scegliere,
progettare, quanto vorrei iniziare,
finire, quanto spero finire.

Eppure qualcosa non va.
Cosa?
È quell'inquietudine iniziale,
quella frenesia data dall'ignoto,
quella titubanza verso l'intentato...
Quel qualcosa che non va
è quel motore, quella spinta,
quell'impulso, quell'energia,
è quel freno, quella moderatezza,
quell'argine, quel blocco.

Essere tesa, pronta alla partenza
ma a terra per far partire la navicella,
per definire il percorso,
per progettare l'arrivo.

Anche questo è necessario.
Però basta partire. E presto.
Mi sento come una freccia
incoccata sull'arco:
devo scegliere il bersaglio
e lo devo colpire.

Sunwand
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